Studi medici
Piazza del Bersagliere 5
24020 - Torre Boldone
Bergamo
medico chirurgo
Formazione specifica in medicina generale
Master di esperto in ipertensione e protezione cardiovascolare
Master di alta formazione clinica per medici del territorio
Membro SIIA Società italiana ipertensione arteriosa

L'assistenza sanitaria in Italia fa capo a due figure importantissime: il medico di medicina generale (o di assistenza primaria, o di famiglia) e il pediatra. Questi medici non sono dipendenti delle aziende sanitarie ma prestano i loro servizi di liberi professionisti dietro uno specifico accordo, operano cioè in "convenzione" con il Servizio Sanitario Nazionale, valutando le cure e gli approfondimenti necessari per i pazienti, regolando l'accesso ad esami, visite specialistiche, ricoveri e trattamenti (farmacologici e non). In particolare il medico di base è una figura fondamentale di collegamento tra il cittadino e il SSN. Le nuove generazioni di medici di base inoltre, per poter svolgere la professione, devono perfezionare le loro competenze con un corso di studi triennale obbligatorio post laurea e conseguire il "diploma di formazione specifica in medicina generale" presso una struttura ospedaliera, per acquisire maggiori conoscenze mediche utili nella gestione del paziente sul territorio.
Quali sono i compiti del medico di famiglia?
In linea generale il medico di base deve:
- tutelare la salute dei propri pazienti mediante attività di diagnosi, terapia, riabilitazione, prevenzione a livello del singolo individuo e della sua famiglia, e di educazione sanitaria;
_ garantire livelli essenziali e uniformi di assistenza, soddisfacendo i bisogni sanitari;
- contribuire allo sviluppo e alla diffusione della cultura sanitaria e alla conoscenza del Servizio Sanitario Nazionale e Regionale;
- aderire a specifiche campagne promosse ed organizzate dalle Regioni e/o dalle Aziende Sanitarie.
Al compimento dei 14 anni d’età ogni cittadino è tenuto a scegliere il proprio medico di famiglia. La scelta è possibile anche a partire dal sesto anno d’età, qualora i genitori desiderino spostare il figlio dal pediatra al medico di base. Per scegliere il medico di base si può consultare l’ elenco dei medici convenzionati che si trova negli uffici delle Aziende sanitarie territoriali o sui siti internet delle stesse e recarsi quindi all’Ufficio anagrafe del Distretto sanitario di residenza per comunicare la scelta, munito di
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libretto sanitario,
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tessera sanitaria,
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un documento di riconoscimento.
Quanti pazienti può avere e quando è tenuto a riceverli?
Il medico di base può assistere fino a un massimo di 1.500 pazienti e deve garantire l’apertura dello studio per 5 giorni alla settimana, secondo i seguenti criteri:
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preferibilmente dal lunedì al venerdì, con previsione di apertura per almeno due fasce pomeridiane o mattutine alla settimana e comunque con apertura il lunedì;
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nelle giornate di sabato il medico non è obbligato a svolgere attività ambulatoriale
È possibile che il medico riceva solo su appuntamento?
L’attività del medico di famiglia può essere erogata su appuntamento, che può essere fissato sia attraverso prenotazione telefonica, sia con altre modalità. Il medico è contattabile durante gli orari di ambulatorio e con le modalità indicate ai propri pazienti, ma non è tenuto alla reperibilità, né può sostituirsi per i casi urgenti al Pronto soccorso o al 112. Se lavora in associazione (medicina di gruppo), è possibile rivolgersi agli altri medici associati solo per prestazioni non rimandabili al giorno successivo e nel rispetto degli orari e delle modalità organizzative dei singoli studi.
Visita domiciliari: quando ne ho diritto? É gratuita?
Quando l'assistito non è trasferibile, ovvero quando non può essere trasportato presso l’ambulatorio, il medico deve recarsi presso il suo domicilio per visitarlo. È il medico che valuta la non trasferibilità e quindi l’opportunità di fare una visita domiciliare. L’assistito ha il diritto di ricevere una visita domiciliare anche qualora il medico dovesse considerarlo trasferibile ma, in questo caso, dovrà pagare la prestazione.
Può un medico rifiutarsi di prescrivermi un farmaco?
Ogni medico si assume personalmente le responsabilità delle sue prescrizioni. Il suo dovere è quello di tutelare la salute del paziente, anche nei confronti dei possibili danni provocati da esami o farmaci inappropriati, pertanto egli può e deve rifiutarsi di prescrivere farmaci, visite specialistiche, indagini strumentali e di laboratorio qualora li reputi in contrasto con tale finalità.
Il medico di base può rifiutarsi di prescrivere un farmaco indicato da uno specialista?
Ogni medico si assume personalmente le responsabilità delle sue prescrizioni: pertanto il medico non è obbligato a trascrivere sul ricettario regionale prescrizioni di altri medici da lui non condivise, nell’interesse della salute del paziente.
Può il medico revocare un assistito?
Il medico di famiglia ha la facoltà di revocare l’assistenza al singolo cittadino comunicando all’Azienda sanitaria territoriale i suoi motivi. Successivamente, l’Azienda sanitaria informerà il cittadino che dovrà scegliere un nuovo professionista.
Il cittadino può revocare o cambiare medico?
Il cittadino può scegliere di cambiare medico in qualunque momento senza motivare la revoca. Per farlo può recarsi all’Ufficio preposto del Distretto sanitario di residenza e comunicare la nuova scelta, munito del solo libretto sanitario.
Posso scegliere il medico di base in un distretto sanitario diverso dal mio?
Il cittadino che vuole iscriversi negli elenchi di un medico di medicina generale che lavora in un ambito territoriale diverso da quello della sua residenza lo può fare nel caso in cui il medico accetti l’assistenza e ci siano condizioni di vicinanza geografica. La scelta viene effettuata presso gli uffici del Distretto dell’Azienda sanitaria.